L’arrivo dell’euro digitale potrebbe rivoluzionare il nostro modo di gestire il denaro, riducendo la dipendenza dalle banche e semplificando le transazioni economiche. Maria Demertzis, Senior fellow del think tank Bruegel, con sede a Bruxelles, è convinta che questa innovazione abbia il potenziale per posizionare l’Europa come leader mondiale in un settore finanziario in rapida evoluzione, con un impatto che potrebbe essere rivoluzionario.
La Banca Centrale Europea sta facendo passi concreti verso l’introduzione di una forma digitale dell’euro, simile in concetto a una criptovaluta, ma con la stabilità garantita dalla stessa BCE. A partire dal primo novembre, ci sarà una fase preparatoria di due anni durante la quale saranno stabilite le regole e selezionati i partner privati per questo progetto. Questa fase cruciale permetterà di valutare i potenziali benefici e rischi di questa iniziativa.
L’euro digitale rappresenta una svolta importante. Come spiega Demertzis, quando teniamo un biglietto da 10 euro, è come se avessimo un contratto con la BCE che ci assicura il valore di quel pezzo di carta. Questo non vale per i fondi che teniamo in banca, che sono garantiti fino a 100.000 euro. Con l’euro digitale, invece, i nostri depositi sarebbero completamente sicuri, poiché garantiti direttamente dalla BCE.
Mentre alcune nazioni in via di sviluppo hanno già adottato una forma di moneta digitale, l’Europa si sta muovendo proattivamente per prepararsi al futuro senza contanti, puntando all’autonomia strategica. Attualmente, circa il 70% di tutte le transazioni europee passa attraverso intermediari non europei come Visa o Mastercard, pagando tariffe per il servizio.
Con l’euro digitale, le transazioni non richiederanno più intermediari bancari o fisici, riducendo i costi per commercianti e consumatori. Il denaro digitale sarà accessibile tramite dispositivi mobili o computer e potrà essere trasferito quasi istantaneamente, senza la necessità di intermediari, rendendo i pagamenti più sicuri e diretti.
Inoltre, i bonifici, inclusi quelli internazionali, saranno immediati e gratuiti, grazie a sistemi come il TIPS, anche se attualmente non obbligatorio e quindi non ampliamente utilizzato. Questa innovazione sarà particolarmente vantaggiosa per le imprese, soprattutto nel commercio all’ingrosso, dove i trasferimenti di fondi internazionali diventeranno più efficienti in termini di costi e tempi.
In conclusione, l’Europa ha l’opportunità di diventare un leader mondiale in questo campo, soprattutto considerando che gli Stati Uniti non hanno ancora iniziato a sviluppare un dollaro digitale. La BCE ha l’occasione di guidare lo sviluppo di questa nuova forma di pagamento, influenzando gli standard globali e offrendo la massima protezione ai suoi cittadini.
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