Nel corso di questo 2023, assistiamo all’iniziativa di grandi aziende che stanno assegnando un bonus in busta paga ai propri impiegati. Tra queste, Poste Italiane si distingue per aver annunciato che, con lo stipendio di novembre, verrà corrisposto un bonus di 1.000 euro, precedentemente concordato ad agosto, in aggiunta alla retribuzione usuale.
Questa notizia è certamente positiva, ma evidenzia una problematica da tempo sottolineata da noi di Money.it: sono principalmente le grandi imprese a possedere le risorse finanziarie per sostenere il reddito dei loro dipendenti. Guardando agli eventi recenti, dopo il successo internazionale di Ferrero e l’iniziativa di Eni, ora è il turno di Poste Italiane.
Tuttavia, la situazione rimane critica per i lavoratori delle piccole imprese, che spesso non beneficiano della possibilità economica di sfruttare gli incentivi statali come la detassazione dei fringe benefit e la cedolare secca al 5% sui premi di produttività. Le misure a loro disposizione si limitano allo sgravio contributivo e a una tassazione Irpef più vantaggiosa per redditi tra 15 mila e 50 mila euro; tuttavia, questo non è sufficiente, soprattutto in assenza di progressi sulla questione del salario minimo. È necessario rafforzare la contrattazione collettiva, specialmente nei numerosi settori con contratti da rinnovare, e stimolare l’inizio delle trattative. La proposta di detassare gli aumenti contrattuali non ha ottenuto l’approvazione, provocando il malcontento dei sindacati, che ora minacciano di scioperare.
Nonostante ciò, Poste Italiane è in procinto di firmare un rinnovo contrattuale. Facciamo quindi chiarezza sul bonus di 1.000 euro in busta paga che l’azienda si appresta a pagare ai propri dipendenti e sui piani futuri.
Il bonus di 1.000 euro previsto dall’accordo stipulato a settembre, regola il premio di risultato per i dipendenti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024. Questo premio, tassato al 5% fino a 3.000 euro annui, è condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi. Per il 2023, in via eccezionale, è stato introdotto un premio aggiuntivo di 1.000 euro lordi, come incentivo basato sull’aumento della produttività e della redditività aziendale.
Ad avere diritto al bonus a novembre sono i dipendenti a tempo indeterminato, inclusi gli apprendisti, in base al raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Grazie ai solidi risultati ottenuti, Poste Italiane ha potuto riconoscere il bonus, come riferito dall’amministratore delegato Matteo Del Fante, sottolineando la dedizione e la resilienza del personale. Nei primi 9 mesi dell’anno, l’azienda ha registrato un aumento dei ricavi del 7%, equivalente a 9 miliardi di euro, e un risultato operativo di 2,1 miliardi.
Questo successo non solo ha permesso l’erogazione del bonus ma anticipa anche un futuro aumento salariale, con trattative già avviate per il rinnovo contrattuale per il triennio 2024-2026.