Mutui variabili: come si puo’ richiedere il rimborso degli interessi ed a chi spetta?

Coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso variabile nel periodo che va dal 2015 al 2022 possono ora richiedere il rimborso degli interessi pagati, a seguito della recente valutazione della clausola floor come vessatoria da parte della Corte di Appello di Milano. La clausola in questione limitava la diminuzione degli interessi del mutuo anche durante gli anni in cui i tassi di mercato erano particolarmente bassi, o addirittura negativi.

Questa clausola è stata definita vessatoria in quanto ha impedito ai mutuatari di beneficiare pienamente dei tassi di interesse negativi del mercato, risultando in un vantaggio esclusivo per le banche. Anche la Banca d’Italia ha rilevato anomalie in merito all’applicazione di questa clausola, notando che in alcuni casi non veniva nemmeno menzionata nei contratti.

Chi puo’ chiedere il rimborso degli interessi sui muti variabili?

Ora, coloro che hanno avuto questa clausola nei loro contratti di mutuo hanno diritto a un rimborso, in quanto hanno versato importi superiori rispetto a quelli dovuti, non potendo approfittare dell’Euribor negativo. Secondo le informazioni fornite da Altroconsumo, l’entità del rimborso può essere considerevole; ad esempio, per un mutuo residuo di 100.000 euro nel giugno 2015 con una scadenza di 120 mesi, il rimborso potrebbe ammontare a circa 1.508 euro.

Per richiedere il rimborso degli interessi eccessivamente pagati a causa della clausola floor, i mutuatari dovrebbero inviare un reclamo alla banca che ha erogato il mutuo, sollecitando la restituzione degli interessi non dovuti. Altroconsumo, tramite il proprio sito, offre indicazioni su come procedere per effettuare tale richiesta, evidenziando l’importanza di agire tempestivamente per interrompere il decorso della prescrizione legata alla clausola.

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